Meccanica Applicata e Macchine a Fluido

Per molti alunni è la disciplina più apprezzata, non solo perché vi si studiano i motori, ma anche perché in laboratorio si eseguono prove al banco per il rilievo della potenza, dell’accelerazione e della velocità dei veicoli a due ruote. disegno

Il corso inizia al terzo anno con alcuni argomenti "familiari" appresi dalla fisica del biennio: la statica, la cinematica, la dinamica di cui si sottolineano gli aspetti tecnici e applicativi.
Le fonti di energia tradizionali e alternative, gli impianti a cogenerazione di energia elettrica e calore e la classificazione delle macchine a fluido, sono gli argomenti iniziali del corso di macchine. Vengono poi trattati gli impianti per la produzione di energia elettrica.
Segue lo studio delle pompe idrauliche e l’esecuzione di esercitazioni in laboratorio sugli argomenti trattati.

Al quarto anno è introdotto lo studio della resistenza dei materiali e delle principali sollecitazioni meccaniche (trazione, flessione, torsione ecc.) indispensabile per poter progettare semplici strutture (travi, pilastri…). Vengono trattati inoltre i classici meccanismi di trasmissione della potenza (ruote dentate, cinghie catene...).

La parte di macchine comprende lo studio dei motori “a scoppio” e Diesel dei compressori, delle turbine e dei generatori di vapore. La preparazione è completata da esperienze di laboratorio

Al quinto anno viene affrontato lo studio e il dimensionamento di componenti meccanici (alberi, ingranaggi, giunti, molle) e apparecchi di sollevamento (paranchi, verricelli), insieme al progetto di semplici impianti che utilizzano macchine a fluido (impianti di irrigazione con elettropompe e compressori, impianti di riscaldamento....), consentono di sviluppare capacità di analisi e di progetto su problemi e situazioni molto concrete