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Il profilo del tecnico chimico-biologo sanitario ecologico prevede l'integrazione di conoscenze e competenze di tipo chimico, biologico e tecnologico orientate verso l'aspetto ecologico e ambientale.
Basilare è la Biologia Generale, indispensabile per affrontare lo studio delle altre discipline biologiche come Anatomia e Fisiologia del corpo umano, Igiene e Legislazione Sanitaria, che si occupa dei fattori che condizionano la salute umana e delle normative che la tutelano, e Microbiologia, che ha per oggetto 10 studio dei microrganismi che contaminano l'acqua, l'aria, il suolo, gli alimenti e quelli coinvolti nei processi di depurazione.
La Chimica rimane comunque uno dei cardini dell'indirizzo, presente per l'intero triennio con Analisi Chimica e Analisi Strumentale, in cui vengono studiate le tecniche e gli strumenti per l'analisi chimica dei campioni di acqua, aria, suolo e alimenti.
Punto di contatto tra la parte biologica e quella chimica è la Biochimica, che tratta i fenomeni biologici le cui basi chimiche sono studiate precedentemente in Chimica Organica. Le leggi che regolano i danni provocati dall'intervento dell'uomo e le possibili soluzioni sono prese in esame dall'Ecologia, preliminare al corso di Impianti, dove si considerano le tecnologie principali per limitare l'impatto ambientale delle sostanze nocive.
In questo contesto sono naturalmente importanti le capacità operative di laboratorio che dovranno essere applicabili anche sul campo alla realtà del territorio.
Alle materie di indirizzo sono perciò dedicati oltre i due terzi delle ore di lezione, di cui circa la metà prevede attività pratiche.
Nel corso del triennio gli allievi dovranno aver acquisito :
- Conoscenze generali sull'ambiente naturale, le sue caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, e sui fenomeni di alterazione ambientale
- Capacità di eseguire le principali analisi chimiche e batteriologice sui vari comparti ambientali
- Competenze nel valutare i dati analitici, nel dimensionare impianti nell'ambito delle tecnologie di depurazione e nel correlare dati chimici e microbiologici alla valutazione dello stato del territorio
GLI STUDI UNIVERSITARI
Volendo proseguire io studio, il diploma dà accesso a tutte le facoltà universitarie, gli sbocchi più naturali però sono senz'altro BIOLOGIA, CHIMICA, FARMACIA, SCIENZE NATURALI, MEDICINA VETERINARIA. Qualora ci fosse un interesse specifico alla progettazione vera e propria di impianti o apparecchiature "antinquinamento",la facoltà da seguire sarebbe INGEGNERIA CHIMICA.