Lo sviluppo tecnologico degli ultimi decenni ha senza dubbio migliorato le nostre condizioni di vita, ma ha anche avuto numerose conseguenze negative derivanti dalla crescente attività industriale, dal vertiginoso aumento del traffico, da un uso indiscriminato del territorio e da un'agricoltura sempre meno rispettosa dei ritmi naturali, che hanno prodotto cumuli di rifiuti, un inquinamento diffuso e forti squilibri ambientali.

Da tempo, tuttavia, si è preso coscienza della gravità dei problemi e sono sorte, sia a livello nazionale che locale, strutture che operano a tutela dell'ambiente con la conseguente creazione di nuove figure professionali e nuove opportunità di lavoro.

In questo quadro generale si inserisce l'indirizzo Biologico Sanitario Ecologico, che si propone di fornire quel mosaico di conoscenze e competenze di tipo chimico, biologico e tecnologico necessarie ad affrontare le principali problematiche ambientali, contribuendo, così, a formare dei tecnici in grado di svolgere azioni di monitoraggio degli ecosistemi e di protezione del territorio, di tutelare la salute dei cittadini con il controllo degli ambienti di vita e degli alimenti, di aiutare nel disinquinamento collaborando al buon funzionamento dei depuratori e degli impianti per lo smaltimento dei rifiuti.

Per la flessibilità della preparazione, il tecnico Biologico Sanitario Ecologico può trovare impiego, oltre che in tutte le strutture, aziende o enti, che si occupano del controllo o del risanamento ambientale, anche in vari altri settori come quello alimentare o farmaceutico, dove può operare come addetto alla produzione o al 'controllo qualità.